27/06/08

AVANZI A SINISTRA

~presenta~

"le strade sono di chi ama"
venerdì 27 giugno ore 21,30

☺Piazza delle Vettovaglie ZTL ☻
Zona Temporaneamente Liberata

Andrea Appino e Matteo Anelli
♪♫♪ in concerto ♫♪♫
►la voce degli Zen Circus e il contrabbasso dei Gatti Mezzi presentano insieme◄
►un repertorio inedito e non di folk visionario◄

Ad appena un mese dal suo insediamento, il nuovo sindaco Filipescu, in sintonia con il clima nazionale e sul modello di Domenici e Cofferati, ha rilanciato la campagna per la militarizzazione e la desertificazione degli spazi urbani. Convinti che la sicurezza sociale non si produca con la repressione ma con l’apertura e la partecipazione delle piazze, noi giovani del Network chiamiamo tutt* a vivere le nostre città come spazi di aggregazione e produzione culturale, anziché luoghi di paura ed insicurezza.
Costruiamo insieme ZTL per dare voce alla nostra opposizione a chiunque voglia fare lo sceriffo e per mostrare al nuovo sindaco che solo insieme possiamo vivere in sicurezza.

La sera di venerdì 27 giugno il neonato gruppo di Avanzi a Sinistra e i Giovani Comunisti/e “invadono” Piazza delle Vettovaglie con il concerto dell'insolito duo Andea Appino (voce degli Zen Circus) e Matteo Anelli (contrabbasso dei Gatti Mezzi). L'obiettivo è di creare nella Piazza un evento culturale e politico nell'ottica di una riqualificazione degli spazi che sia anche una riqualificazione del tempo libero, in risposta alla logica delle opposte fazioni perseguita dall'amministrazione comunale nella gestione della res publica.

Piazza delle Vettovaglie è da molti giorni oggetto di un grande interesse mediatico. La si dipinge come sito di scontri, violenze, spaccio e, più in generale, degrado. Sul banco degli imputati sono stati trascinati tra gli altri anche il lungarno Guadalongo, Piazza La Pera e l’area delle mura in via Nino Bixio – per limitarci al centro città. All’allarmismo mediatico ha fatto seguito l’intervento della nuova amministrazione comunale che ha provveduto a militarizzare l’area. Non vogliamo negare che la convivenza tra chi abita presso una piazza e chi la vive di giorno e di notte sia una convivenza spesso difficile: gli interessi degli abitanti raramente coincidono con quelli di chi frequenta i locali e fa della piazza un luogo di ritrovo e svago. Ci domandiamo però se e quanto siano efficaci gli ultimi interventi messi a punto dal Sindaco e dalla Giunta.

L’orientamento degli interventi è ispirato alla cosiddetta Carta di Parma, sottoscritta da ventuno sindaci tra i quali Cofferati, Domenici e il nostro Filipescu. La Carta trasforma gli interessi presunti di una parte della cittadinanza in questioni di ordine pubblico da affrontare a colpi di divieti, fermi e arresti. Così facendo si nega ai non residenti la possibilità di usufruire di uno spazio pubblico, quale è la piazza, intrinsecamente destinato all’incontro. Peggio: così facendo l’amministrazione non fa che inasprire lo scontro tra due parti anziché perseguire una risoluzione costruttiva del conflitto fra le visioni in causa.

Non vogliamo rischiare di passare per una sinistra buonista che pensa di risolvere tutto a suon di dialoghi. Pensiamo invece che, analizzando con cautela ciascuno dei problemi, sia possibile attuare delle iniziative politiche in grado di migliorare questa città. Se Piazza delle Vettovaglie resta, come da troppi anni, fuori dalle iniziative del giugno pisano, se questi luoghi di ritrovo del centro e gli spazi abbandonati delle periferie non si riempiono di proposte culturali, di uno svago che non sia solo fine a se stesso, il “problema del degrado” è sempre destinato a riproporsi. Una politica e un’amministrazione che dividono la cittadinanza in fazioni estremizzando i conflitti e cavalcandone l’onda, sono una politica e un’amministrazione a loro volta degradanti, sempre alla ricerca di un “nemico sociale” da colpire per guadagnare i voti della parte interessata.

D'altronde quest'amministrazione è guidata da un sindaco che dipinge i mendicanti nelle vie del centro come coloro che “danno un'immagine negativa della città”, e al suo fianco sta un'assessora che, a dispetto dei suoi vuoti propositi di solidarietà, non fa una grinza quando la si chiama “Cioni in gonnella”. Così, mentre si preoccupano del decoro e dell'immagine, non si accorgono di aver scambiato la politica con il marketing, perché come tutti sappiamo “l'immagine ha il solo scopo di presentare il prodotto”, prodotto della cui effettiva bontà sembrano incapaci di curarsi.