Contro la guerra e la base Usa, per la difesa dei nostri territori
Da oltre un anno, uomini e donne della città di Vicenza stanno lottando contro la costruzione di una nuova, immensa struttura militare statunitense sul sito dell’aeroporto Dal Molin. Questa battaglia affonda le proprie radici nella difesa della terra e nel no determinato alla guerra, fonte di lutti e tragedie, nella richiesta di pace. Non vogliamo che una nuova base Usa sia costruita né a Vicenza né altrove. La politica “ufficiale” ha mostrato, in tutta questa vicenda, il peggio di sé, tentando d'imporre una scelta del genere ad una comunità fortemente contraria. Senza alcuna differenza, i governi italiani di centrodestra e centrosinistra hanno deciso di passare sopra le teste dei cittadini. L’esecutivo dell’Unione ha portato avanti la guerra in Afghanistan, ha avviato un’intesa con gli Usa su un progetto di scudo spaziale e, con le ultime finanziarie, ha aumentato del 24% le spese militari in due anni.
Contro l’allargamento della base Dal Molin, il 15 Dicembre da Pisa partiremo per manifestare a Vicenza, raccogliendo l’appello lanciato dal Presidio Permanente No Dal Molin. Anche sul territorio pisano ci battiamo contro la base Usa di Camp Darby, da alcuni anni sempre più avamposto delle proiezioni militari statunitensi nel mondo, anche per la quale i vertici militari Usa pensano da tempo ad un allargamento.
Vogliamo che al centro della manifestazione a Vicenza ci sia, più in generale, il tema della difesa del territorio dalle grandi opere ad elevatissimo impatto ambientale, progettate senza il coinvolgimento delle popolazioni interessate e imponendo dall’alto scelte non condivise. È il caso anche del rigassificatore off-shore che si vuole costruire al largo del litorale tra Pisa e Livorno.
Sabato 15 Dicembre, ore 7.30. Partenza in pullman per la manifestazione: Pisa, via Aurelia (di fronte al bar Livorno)
Per informazioni e prenotazioni: 050-8312172,3491636503,347
Comitato contro il rigassificatore Off-Shore Pisa-Livorno, Comitato per la chiusura e la riconversione a fini esclusivamente civile della base di Camp Darby, Confederazione Cobas, Coordinamento dei Collettivi Universitari, Coordinamento per l’Unità dei Comunisti, Giovani Comunisti, Laboratorio delle Disobbedienze Rebeldia, Partito della Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, Spazio Antagonista Newroz.