Le città che hanno bisogno di maggior sicurezza ora possono contare su
ronde di guardie padane o su bande di picchiatori neofascisti per mettere in
riga omosessuali, migranti, ragazzi e ragazze dei centri sociali, ma anche
persone ʻnormaliʼ che mettono a repentaglio il decoro della città o che come
Nicola semplicemente si rifiutano di offrire una sigaretta ai loro aggressori.
A Verona, è così che un gruppo di naziskin ha ucciso per futili motivi un
giovane in pieno centro. Naziskin di buona famiglia, ragazzi per bene in un
nord-est produttivo e ordinato, in unʼItalia che si riscopre fascista.
Questo è uno dei prodotti del clima di odio, violenza, xenofobia che si è
instaurato in questi anni, non solo in Veneto ma in tutte le città italiane grazie
alla Lega, a Forza Nuova, a Fiamma Tricolore alle coperture del PDL e al
silenzio del PD. Migliaia di aggressioni, numerosi casi di accoltellamenti,
incendi a sedi di partito, agguati fuori da centri sociali, svariati omicidi come
quello di Dax a Milano o di Renato Biagetti a Roma.
Probabilmente e' questa l'idea di sicurezza che vogliono applicare e
legalizzare in questo paese le destre al governo se Gianfranco Fini riesce a
dichiarare, irrispetoso della vita spezzata di Nicola, che è più grave bruciare
una bandiera in piazza che uccidere di botte un ragazzo di 29 anni.
Presidieremo le città e gli spazi di democrazia e partecipazione per
difenderli da questi attacchi. Perché quello che è successo ci dice di quanto sia urgente costruire
l'opposizione a Berlusconi. Saremo antifascisti e antifasciste per
liberare questo paese dalla violenza della destra.
06/05/08
CON I FASCISTI CITTA' SICURE DA MORIRE
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