22/01/08

Ironie liberali.

Il 10 gennaio 2008 l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) ha riscontrato che nelle edizioni del 29,30 e 31 Agosto il tg1, trattando dell'indagine europea sulle agevolazioni fiscali alla Chiesa, non ha rispettato "il requisito della verità oggettiva del fatto" e aggiunge "il tg ha fornito una informazione fuorviante circa l'oggetto dell'indagine europea". Questo esempio di manipolazione giornalistica non mette però in mostra il grande potere e libertà di parola che la Chiesa Cattolica possiede quanto i dati d'esposizione all'interno dei vari telegiornali; infatti da quando è Papa, Benedetto XVI ha avuto un tempo d'antenna superiore a quello del premier e del Capo dello Stato ed il 99,8% di tutta l'informazione religiosa.
Le pose da vittima che la CEI sta assumendo grazie alla complicità della maggioranza della stampa e delle forze politiche diventano risibili davanti ai dati di questa esibizione muscolare di arrogante potenza che umilia gratuitamente chiunque vi si opponga. La violenza di questo connubio tra liberalismo e cattolicesimo, ormai suo supporto ideologico teso a occultare la disgregante precarietà esistentiva del capitale, è riscontrabile nella gogna mediatica toccata ai professori e agli studenti della Sapienza di Roma. Questi hanno voluto protestare contro un pontefice affermante la subordinazione della razionalità all'autorità della fede e hanno voluto ricordare che il valore del dissenso è un valore illuminista ed accademico, e mettere quindi in mostra l'egemonia culturale, ed il potere politico, che la Chiesa Cattolica esercita senza scrupoli sotto il velo della propria libertà ed autonomia. Sono stati chiamati, questi professori e studenti, "cretini", "tossici", "cattivi maestri" per aver ricordato che in una società civile dove si rispetta l'altro, il radicalmente diverso e distante e non solo il proprio prossimo, è inaccettabile criminalizzare donne ed omosessuali, è inaccettabile vietare l'accesso ad una morte dignitosa ed è inaccettabile inaugurare l'anno accademico in un'istituzione di ricerca ponendosi come unico possidente della verità. Per questo le/i Giovani Comuniste/i esprimono la propria solidarieta` a quei professori e a quegli studenti.

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