04/02/08

Nella notte fra il 12 e il 13 gennaio nel campo nomadi di Coltano a Marina di Pisa è scoppiata una rissa tra kosovari e macedoni. La grave vicenda ha portato a perquisizioni ordinate dalla Procura e arresti, fermando in tempo l'escalation di violenza tra i due gruppi in lotta tra loro.
Il campo teatro della vicenda fa parte del programma di accoglienza e integrazione sociale del Comune di Pisa "Le Città sottili", finalizzato al superamento dei campi nomadi. Il Progetto è l'unico esempio in Italia di inclusione sociale delle famiglie rom, e ha portato a risultati di integrazione veramente incoraggianti. La sua unica pecca è anzi, a nostro avviso, il numero limitato persone che include. Dovrebbe infatti essere ampliato e strutturato in modo da poter accogliere l'intera comunità rom presente sul territorio.
Durante le perquisizioni della polizia alcuni Rom sono stati trovati in possesso di armi ed esplosivi. A seguito della vicenda, 94 persone di cui 49 bambini dovranno uscire dal programma “le città sottili” come ha dichiarato l’assessore alle politiche sociali e presidente della Società della salute di Pisa Carlo Macaluso.
Questa vicenda ha scatenato polemiche e inutili strumentalizzazioni ad opera della destra cittadina, che agita il trito quanto demagogico spauracchio dell'invasione rom, e attiribuisce la responsabilità della vicenda all'intero gruppo etnico piuttosto che ai singoli responsabili.
Durante l'accesa discussione in Consiglio Comunale, Azione Giovani ha tentato di distribuire dei volantini razzisti sotto le Logge dei Banchi, tentando di cavalcare ancora una volta la campagna di allarmismo scatenata contro i Rom. Il tentativo è stato contestato duramente da numerosi antifascisti immediatamente intervenuti sul posto.
Lo stesso sindaco Fontanelli non ha potuto che difendere in Consiglio Comunale il Progetto Città Sottili, ammettendo che l'unica strada per affrontare la questione Rom e' quella dell'inclusione sociale.
Come scrivono le associazioni Africa Insieme, Mezclar e il Laboratorio delle Disobbedienze Rebeldia in un comunicato "se un insegnamento si può trarre da questa brutta vicenda, è che l'ordine pubblico si garantisce perseguendo individualmente i responsabili di reati. Esattamente quel che accaduto in questi giorni. Si sono ricercati gli autori dei reati, assicurandoli alla Magistratura per il relativo accertamento dei fatti: non si sono sgomberati indiscriminatamente i campi nomadi, non si sono criminalizzate intere comunità. (...) Sparare nel mucchio, confondere gli autori dei reati con un intero gruppo etnico, non è solo discriminatorio: è anche un pessimo servizio che rendiamo alla sicurezza di tutti."
Durante l'accesa discussione in Consiglio Comunale, Azione Giovani ha tentato di distribuire dei volantini razzisti sotto le Logge dei Banchi, tentando di cavalcare ancora una volta la campagna di allarmismo scatenata contro i Rom. Il tentativo è stato contestato duramente da numerosi antifascisti immediatamente intervenuti.
In questi mesi i proclami e le campagne posti in essere da Azione Giovani e Alleanza Nazionale in città sfiorano il limite posto dalla decenza, a causa dell'inutile allarmismo xenofobo e delle notizie falsate che pericolosamente vengono diffuse, rischiando di creare in città un inutile clima di paura e intolleranza.

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